Vinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.x

{gallery alignment=right width=300}/report/SaintNazaire/img012.jpg{/gallery}

Domenica 27 Luglio 2008. Saint Nazaire, Moneglia, ITALY Da un pò di tempo avevo voglia di fare un immersione su relitto,e finalmente il giorno è arrivato. Alle 6 del mattino ci troviamo al Diving di Annibale e partiamo con il mega furgone di Giamba. Il viaggio passa in fretta poiché io e Ale dormiamo beatamente e ci svegliamo praticamente al mare. Per oggi abbiamo noleggiato un gommone, Giamba sarà il nostro safety diver e guiderà la barca, mentre io, Ale, Davide e Annibale ci appresteremo a visitare il relitto. Il Saint Nazaire era una nave da carico costruita nel 1919 in Scozia, e affondata nel 1943 a causa di un siluramento da parte del sommergibile britannico Sybil. Essa nacque sotto la bandiera francese, ma durante la Seconda Guerra Mondiale venne requisita dai Tedeschi e usata per praticare il cabotaggio per conto della Marina Militare tedesca. Il suo equipaggio era quindi misto: franco-tedesco. Al momento dell'affondamento trasportava combustibili e viveri destinati ai Militari Tedeschi in Italia. Giace su un fondale di 55 metri, è lunga circa 100 m (ma spezzata in due tronconi) e larga circa 14m. Come al solito faccio fatica a gestire tutta la mia attrezzatura, il 15+15 pesa tantissimo, per fortunatutti mi aiutano e io non vedo l'ora di tuffarmi in mare. Appena metto la testa sott'acqua mi accorgo che la visibilità è splendida: almeno 30m. Durante la discesa l'acqua si fa un pò più torbida, ma anche sul fondo non possiamo lamentarci: si riesce a vedere bene a circa 10 - 15m di distanza.

{gallery alignment=left width=300}/report/SaintNazaire/img004.jpg{/gallery}

La cima di discesa si trova a poppa della nave. Questo troncone giace sul fianco di dritta, è coperto di spugne e conserva bene gli oblò. Procediamo in squadra verso poppa, Ale e Davide iniziano una piccola penetrazione mentre io e Annibale li aspettiamo fuori. Ci sono veramente tantissime reti e galleggianti lasciate dai pescatori, ed è un peccato perchè nascondono un pò il relitto. La poppa si trova invece in assetto di navigazione, noto subito il cannoncino e il volante che serviva ad alzarlo. La cosa più bella è la biga di carico, che si erge fino ai 40 m ed è totalmente coperta da nuvole di pesci. Guardando verso l'alto lo spettacolo è sensazionale. Nelle stive della nave notiamo dei sacchi contenenti cemento e dei barili, inoltre c'è un bellissimo riccio giallo grande e particolare, una specie che credo di non avere mai visto. Verso il venticinquesimo minuto torniamo verso prua, e stacchiamo dal fondo al trentaquattresimo minuto seguendo la cima (non conviene salire in libera a causa dell'intenso traffico di barche). La deco è lunga ma piacevole, l'acqua è calda è trasparente. Al novantunesimo minuto usciamo, è stato bellissimo e sono felice. Dopo l'immersione ci aspetta un fantastico pranzo a base di trofie al pesto, non vedevo l'ora. Grazie a tutti per la bellissima giornata, sono molto felice e spero di fare presto un'altra immersione su relitto con ancora più tempo di fondo.

L'essere umano e il nuovo ambiente

Ci sono cose talmente evidenti che sfuggono all'attenzione e rischiano di passare quasi inosservate senza suscitare il giusto interesse ed approfondimento. L'acqua deve essere un supporto su cui appoggiarsi, un sostegno per il corpo.

L'ambiente

L'ambiente, insolitamente denso, impone movimenti lenti ed idrodinamici.

La resistenza

Bisogna imparare a sfruttare sapientemente la resistenza che ci è offerta.

La chiave

La bravura di un subacqueo si misura soprattutto in funzione della sua capacità di muoversi con armonia.

Il nostro sito utilizza i cookies per offrire la migliore esperienza di navigazione. Utilizzando il presente sito web l'utente accetta l'uso dei cookies.