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Corso Tech 1 - Croazia 2013

 

Finalmente ci siamo!!! Dopo 3 anni di duro lavoro in quel di Castelveccana e dintorni a fare esercizi ed esperienza nelle “fresche” acque del lago Maggiore alla fine siamo giunti al punto dove volevamo arrivare nel nostro percorso di addestramento: GUE Tech 1, il primo dei corsi tecnici trimix proposto dalla GUE. Luogo: Croazia località Krnica. Allievi: io e mia moglie Valentina. Istruttore: per quello che forse sarà l’ultimo dei nostri corsi (a meno che non riesca a convincere Vale a dirottare il budget messo da parte per il divano che tanto le piace per un eventuale tech2) vogliamo il meglio quindi chi se non il guru.. Mario Arena! È domenica 23 giugno 2013 e carichi di entusiasmo e dell’incoraggiamento del Boss (Annibale) che ci aveva chiamato la sera prima per un ultimo in bocca al lupo arriviamo nel luogo dove si terrà il corso…. Beh che dire non proprio Broadway questa Krnica… un incrocio di 2 strade come centro città, 2 pizzerie, 1 panettiere, le poste dove cambiare i soldi e 1 piccolo supermarket… STOP. Ah dimenticavo.. . Il diving di Maurizio (detto Oblelix, 140 chili di uomo che sotto un aspetto da orso bruno si rivelerà essere una simpaticissima oltre che efficientissima persona) che praticamente rappresenta l’attrazione di tutta la zona visto che il numero di subacquei GUE (c’era persino JJ!!) che girano da quelle parti credo che sia almeno il doppio di tutti gli abitanti di Krnica!. Giusto il tempo di sistemarsi in appartamento, mangiare qualcosa e via il giorno dopo si parte con il corso! Finalmente facciamo la nostra conoscenza di Mario, molto professionale e mai sopra le righe (esattamente come ce lo avevano descritto tutti quelli che ci hanno avuto a che fare), all’inizio anche un po’ distaccato ma ci vorranno davvero poche delle mie c….zate per farlo “sciogliere” e tirar fuori l’aspetto più “mona” come si dice dalle sue parti che nasconde dentro di sé. La prima mattinata scorre veloce con l’introduzione del corso e le prime nozioni teoriche e subito Mario ci preannuncia che nel pomeriggio ci sarà la prima prova in acqua: ripasso dei fondamentali… per vedere a che punto siamo e capire come strutturare il programma del corso… Un po’ di tensione c’è durante la vestizione e il briefing… si sa che la prima impressione conta parecchio ed è tanta la voglia di dimostrare quello che sappiamo fare senza fare “bischerate” come direbbe Vale. Tutto scorre liscio, l’allenamento del DIR Varese ha fatto la differenza e alla fine, a parte qualche piccolo dettaglio, abbiamo pure i tanto inaspettati quanti graditi complimenti dell’inflessibile Mario “ragazzi andate alla grande, si vede che vi siete allentati e avete lavorato bene. Ci sono tutte le basi per poter concludere la settimana con successo”. SPETTACOLO!!!!
Fine del giorno 1
Da adesso in poi si incomincia a fare sul serio!!
I giorni 2 e 3 scorrono veloci, molta teoria e tante immersioni di pratica nel nostro campo di addestramento poco fuori il diving in cui esercitarsi in sagolature, critical skills, cambi gas, gestione dalla colonna d’acqua in vista delle immersioni di esperienza in programma per i giorni 4 5 e 6. Che dire… Vale perfetta e “maestrina” come suo solito (non c’è gara è ufficialmente l’allieva preferita di Mario… e lui non perde occasione per ribadirlo!!! Stessa cosa che succedeva anche a Castelveccana con il Boss…. Sempre ad allearsi con il gentil sesso…sarà solo questione di bravura in acqua??? Mah… io ho un'altra spiegazione ma per quella vi rimando a quello che ho scritto sul forum del Pepe Nero…) non sbaglia un colpo, chiude sempre la valvola giusta… sagola alla grandissima.. beh io critical skills + o - ok, colonna ci siamo, cambi gas dopo tutti quelli fatti con Davide, Diego Giò e Ale direi che gli ho imparati…. Ecco sulla sagola… quella grandissima str…za di sagola qualche problemino me lo ha creato considerando che ho la manualità di un greezly ma d’altronde, come mi suggeriva Mario “senti fai una cosa… fai sagolare a Vale così non sprechiamo metà del gas a starti a guardare mentre fai una legatura primaria che al giorno d’oggi l’elio non te lo regalano di certo”...very bastard inside…
Fine del giorno 3
Dopo una breve telefonata al Boss giusto per dirgli che stiamo tenendo alto il nome del DIR Varese e un graditissimo incitamento da parte di Diego sentito via sms, Mario ci dice che tutto sta procedendo come da programma e che per i giorni 4 5 e 6 ci aspettano Rossarol, Vis e Lina…. Finalmente le nostre prime immersioni in trimix e il nostro primo assaggio di elio…ora si deve mettere in pratica tutto quello che si è imparato! Come terzo di squadra ci sarà Marco Selvini in arte “Mars”, simpaticissimo e preparatissimo buddy già conosciuto sul lago Maggiore e piacevolmente ritrovato a Krnica in occasione del corso. Due parole sui relitti e un breve debriefing delle immersioni:
Giorno 4 - Rossarol:
Il relitto del Rossarol giace spezzato in due tronconi, a meno di un miglio dalla costa di Lisignano, su un fondale di 49 metri. Il troncone prodiero, lungo circa 30 metri, giace sul fondale in posizione capovolta, a circa 330 metri di distanza da quello poppiero, che si trova invece in assetto di navigazione. La parte in programma da visitare è la poppa, non molto lunga ma ricca di particolari interessanti quali un cannone, un lanciasiluri, una tripla timoniera di combattimento e un castello con telemetro di puntamento. Prima immersione trimix in assoluto per me e Vale e prima volta oltre i 40 mt. Che dire… relitto davvero bello ma la nostra attenzione era più focalizzata su tutto quello che dovevamo ricordarci, piano, minimum gas, pressione di ritorno, tempo di fondo, deep stop, procedura per il cambio gas e soste deco… Vale era il capitano quindi secondo voi come può essere andata??? Citando il mitico film con Al Pacino “Donnie Brasco”…. Che te lo dico a fare….
Giorno 5 - Vis:
beh per chi non lo conoscesse, il Vis rappresenta una delle più belle e maestose navi affondate in Quarnero. Lungo 79 metri e largo 12,5, giace ad una profondità compresa tra i 37 e i 60 mt in perfetto assetto di navigazione. La nave è ben conservata e ricchissima di particolari, circondata da una letterale esplosione di vita marina sia per flora che per fauna. Le stive di carico, la sala caldaie e il castello di comando sono perfettamente accessibili, come la grande elica con il timone in parte insabbiato. Discesa un po’ incasinata ma una volta sul fondo tutto si è sistemato. Seppur concentrati sul piano era davvero difficile non farsi affascinare dalla maestosità di questo spettacolare relitto…. Incredibile, davvero uno dei più belli mai visti…. Peccato solo che per visitarlo davvero bene ci vorrebbe un tech2 sia come profondità che come tempi…. 20 min di fondo a 18/45 sono davvero pochini per gustaserlo come si deve… risalita ok fino ai 6 mt poi si stava per consumare la Tragedia…. Corrente abbastanza forte…. Si lascia la sagola e si va a corrente… Mario mi dice di lanciare il pallone… estraggo lo spool e appena fuori dalla tasca perdo la presa e mi si srotolano circa 20 mt di sagola…. Maledetta sagola di M…!!! Perdo assetto e trim e rischio di pallonare…. Esco inc…..zato nero però per fortuna che c’è il “comprensivo” Mario a consolarmi nel debriefing “Paolo, lancio del pallone spettacolare, complimenti mai visto un lancio simile in corrente” lui sempre più bastard inside (ovviamente con il giusto mix di ironia e inflessibilità per farmi capire gli errori commessi e come poterli evitare), io sempre più motivato a prendermi la rivincita nell’ultimo giorno disponibile!!!
Giorno 6 - Lina:
Affondato nel 1912 con un trasporto di legname i cui resti sono visibili anche oggi nelle stive, a causa di una fitta nebbia si incaglio’ contro le rocce vicino a Punta Pecenj sull’ isola di Kers. La prua è a 25 metri e la poppa a 55 il che lo rende un relitto perfetto per la pianificazione di un’immersione multilivello. La quasi assenza di corrente e la buona visibilità lo rendono perfetto anche per essere le cavie ideali per le “sorprese” poco piacevoli che Mario ha in serbo per noi…. Immersione multilivello, 30 min di fondo 15 tra i 40 e i 50 mt e 15 tra i 30 e i 40 mt. Io sono il capo squadra, oggi non posso sbagliare. Discesa ok, Mario ci simula perdite di gas per ripassare i critical skills e altri inconvenienti vari e per finire, scenario out of gas e risalita in condivisa con Vale fino al cambio gas…. Tutto fila via liscio, gas sharing, tempi, quote, deco, mi piglio pure la mia “rivincita” sul lancio del pallone a 6 mt… peccato solo che sia l’ultima immersione e il corso stia giungendo al termine….
EPILOGO
Incominciamo dalla parte finale anche perché, diciamocela tutta, la storia che ti raccontano sempre ad inizio corso che quello che conta è l’addestramento e non il brevetto mi ricorda molto il commento fatto da Briatore in “The Apprentice” a quel tizio che aveva deciso di chiamare il suo gruppo di lavoro con il nome “Il Gruppo”….bella STRONZATA! Dopo i soldi cacciati, il mazzo che ti sei fatto per preparati e la durezza del corso, la storia che l’importante è partecipare e non vincere ti fa solo girare ancora di più i maroni (almeno a mio modo di vedere) se non vinci. Beh, noi i nostri 3 punti ce li siamo portati a casa, l’onore del DIR Varese è salvo, io e Vale possiamo continuare ad indossare fieri sia maglietta che cappellino riportanti l’effige del più tosto gruppo DIR che ci sia e… tornando alle cose serie che dire…. Orgogliosi di aver preso il tech1, di avere fatto una bellissima esperienza con un ottimo maestro nonché una piacevolissima persona come Mario e di aver passato una settimana sicuramente dura ma tutto sommato neanche così stressante come era stata quella dei Fondamentali e questo grazie alla preparazione e all’allenamento fatto con tutti i ragazzi del DIR Varese. Ora da ultimo ma primo come importanza, i più che doverosi direi sentiti ringraziamenti a chi ci ha permesso di arrivare fin qui. Davide in primis che con grande pazienza tra dimostrazioni in acqua, cambi gas ed esercizi vari ci ha seguito passo dopo passo e ci ha fatto fare davvero quel salto di qualità necessario per arrivare preparati al corso e goderselo fin dall’inizio Il Boss, che anche se distratto dalla Marcella (di giorno) e dalle Peperine (la sera), è sempre stato presente con i suoi consigli e suggerimenti avendo sempre un occhio di riguardo per noi (soprattutto per Vale….canaia!) Diego, Giò e Ale che abbiamo letteralmente smaronato gli ultimi mesi con cambi gas ed esercizi sulla colonna d’acqua e che pazientemente ci hanno assecondato permettendoci di migliorare tuffo dopo tuffo Alessio, Monica, Fabietto e tutto il DIR Varese, gruppo davvero unico per bravura e simpatia. Romano e Sheila per gli ultimi ragguagli (resi possibili grazie al loro GAV!! Siete stati dei grandi!) e il mitico “Mars” per il supporto durante le immersioni del corso e per la piacevole compagnia sia in acqua che fuori in quel di Krnica… Davvero Grazie a tutti… ci si vede presto in acqua! Ciao Paolo & Vale

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L'essere umano e il nuovo ambiente

Ci sono cose talmente evidenti che sfuggono all'attenzione e rischiano di passare quasi inosservate senza suscitare il giusto interesse ed approfondimento. L'acqua deve essere un supporto su cui appoggiarsi, un sostegno per il corpo.

L'ambiente

L'ambiente, insolitamente denso, impone movimenti lenti ed idrodinamici.

La resistenza

Bisogna imparare a sfruttare sapientemente la resistenza che ci è offerta.

La chiave

La bravura di un subacqueo si misura soprattutto in funzione della sua capacità di muoversi con armonia.

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