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Questo progetto di ricerca prende il nome dall’omonimo spuntone di roccia che si innalza per una quindicina di metri sopra la riva rocciosa. Viene chiamato “Sasso galletto”, proprio perché in cima vi è un oggetto metallico raffigurante un galletto. Questo spuntone è ben visibile passando dalla statale, quando si è all’interno della galleria. Il tratto interessato all’esplorazione va da Laveno a Punta Granelli fino ad una profondità di 50 metri. Questa zona non è battuta da molti subacquei causa impervietà del tratto e per questo bisogna munirsi di funi nel caso ci si immerga da riva senza l’ausilio di imbarcazioni. Il tipo di fondale fino ad ora esplorato, offre molti punti suggestivi di particolare interesse quali, grossi massi, canaloni, franate, veicoli quali auto e ruspe, scivoli e carrelli utilizzati probabilmente per scavare la galleria. Con l'esplorazione a diverse profondità e aumentando le distanze percorse, troveremo sicuramente nuovi luoghi d'interesse o altri mezzi affondati.

Guarda la photogallery: Sasso Galletto - Parte Prima

Guarda la photogallery: Sasso Galletto - Parte Seconda

L'essere umano e il nuovo ambiente

Ci sono cose talmente evidenti che sfuggono all'attenzione e rischiano di passare quasi inosservate senza suscitare il giusto interesse ed approfondimento. L'acqua deve essere un supporto su cui appoggiarsi, un sostegno per il corpo.

L'ambiente

L'ambiente, insolitamente denso, impone movimenti lenti ed idrodinamici.

La resistenza

Bisogna imparare a sfruttare sapientemente la resistenza che ci è offerta.

La chiave

La bravura di un subacqueo si misura soprattutto in funzione della sua capacità di muoversi con armonia.

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