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L'appuntamento è alle 6,00 da Annibale. E' ancora buio a quest'ora, l'estate sta finendo, ma ci lascia ancora spazio per qualche bella immersione al mare, sperando in una bella giornata soleggiata. Infatti, all'arrivo a Genova, il mare ci si presenta praticamente piatto e col sole che timidamente lo sta illuminando! Giusto il tempo di entrare ai Magazzini del Cotone, scaricare le auto, sistemare le nostre attrezzature sulla spaziosissima imbarcazione di Polo Sub, registrarci per l'immersione e poi, via, si parte.

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Oggi siamo davvero numerosi, in barca siamo in 19! Subito si formano i gruppetti che iniziano a discutere i vari piani di immersione. Abbiamo un po' più di mezz'ora di navigazione e vogliamo programmare tutto al meglio. Oggi in acqua abbiamo ben quattro diversi approcci al relitto che ci appassiona tanto: Alessandro Z., Silvia e Manni si immergono con trimix 18/45; Andrea C., Alessandro P., Bruno e Davide usano trimix 18/45 e scooter; Annibale, Giamba e Andrea S. trimix 21/35; Monica, Massimo,Gianni e Raimondo ARA; Pino e i suoi tre amici ricreativi usano monobombola caricato a nitrox 32. La pianificazione ci porta via circa un quarto d'ora, il resto del tempo lo passiamo scherzando e divertendoci, l'atmosfera è serena, allegra e anche un po' incantata: non possiamo non ammirare la scintillante superficie di un mare che oggi è più blu del solito. Arrivati sul punto di immersione caliamo in acqua scooter e decompressive agganciandoli ad una cima. Liberato l'interno della barca iniziamo a prepararci e a turno ogni gruppo, effettuati i controlli di rito, inizia la propria avventura. Io sono in coppia con Massimo, che non ha mai visto questa meravigliosa nave. Ho la responsabilità di mostrare il meglio di questo relitto compatibilmente con i limiti di profondità e tempo che ci impone l'aria che abbiamo nei nostri bibo. Mai come oggi il compito mi è stato facile, complice una visibilità incredibile: a soli 15 metri di profondità si vedevano già il castello e il fumaiolo. Ci siamo potuti divertire a setacciare ogni angolo e anfratto degli ultimi due piani del castello e la parte superiore del fumaiolo, scorazzando tra l'uno e l'altro in totale assenza di corrente e facendoci largo tra le nuvole di pesci che avvolgevano questa splendida Haven. Il tempo è tiranno, ma prima di risalire il dovere mi impone di mostrare al mio compagno di oggi la murata di poppa. E' una parte del relitto che sempre mi emoziona e che mi riporta alla mente la mia prima immersione qui.

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Vedere la nave da questa angolazione, sospesi sulla coperta, da l'idea delle reali dimensioni del relitto più grande del Mediterraneo, e se quella che si presenta ai nostri occhi è solo la larghezza come possiamo immaginarne la lunghezza? I nostri amici con lo scooter la stanno percorrendo senza che noi possiamo intravederli, ma siamo certi che poi ci mostreranno le foto che sicuramente Davide sta scattando. Sarà un po' come se anche noi ci fossimo stati... Allo scadere del nostro tempo di fondo ci prepariamo ad abbandonare la petroliera e, come sempre, la saluto con un arrivederci. La risalita è controllata, con la visibilità di questo mare ci possiamo permettere di farla quasi totalmente in libera. Solo attorno ai -9 avvertiamo una leggera corrente e ci avviciniamo alla cima di risalita della nostra imbarcazione. Nel frattempo sono arrivati altri subacquei e i gommoni sopra la nostra testa sono numerosi. Al termine della deco, nel nostro caso limitata, risaliamo in barca. Il mare si sta guastando con una fastidiosa onda lunga. Accidenti, il mio mal di mare! Tutti risalgono incredibilmente felici e soddisfatti della bella esperienza di oggi. Una bella focaccia e si ritorna verso terra. Inutile ripetere quanto questa immersione sia sempre nei nostri cuori, e quanto ogni volta riesca a stupirci. L'appuntamento è di nuovo da Annibale, per condividere le immersioni degli altri gruppi e vedere le foto di Davide, che sta diventando un bravo fotografo.

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L'essere umano e il nuovo ambiente

Ci sono cose talmente evidenti che sfuggono all'attenzione e rischiano di passare quasi inosservate senza suscitare il giusto interesse ed approfondimento. L'acqua deve essere un supporto su cui appoggiarsi, un sostegno per il corpo.

L'ambiente

L'ambiente, insolitamente denso, impone movimenti lenti ed idrodinamici.

La resistenza

Bisogna imparare a sfruttare sapientemente la resistenza che ci è offerta.

La chiave

La bravura di un subacqueo si misura soprattutto in funzione della sua capacità di muoversi con armonia.

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