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Come ormai di tradizione, anche quest’anno abbiamo organizzato l’immersione di fine anno. Ci volevamo fare il regalo di Natale e abbiamo optato per una bella scooterata sul Promontorio di Portofino. In accordo con i miei buddy (Annibale e Davide) decidiamo di andare al Portofino Divers a Santa Margherita Ligure. 30 Dicembre 2006, partenza da Samarate ore 6, sono previste due orette di auto, il cielo non promette bene, ma siamo sereni… e soprattutto decisi, ed è la cosa che più conta. Arriviamo al diving alle ore 8.30, scarichiamo la nostra attrezzatura e passiamo alle presentazioni e alle registrazioni di prassi al diving. Per l’immersione di oggi (ricreativa) la nostra attrezzatura consiste in un bibo 12+12, caricato in EAN32, e lo scooter. Preparata l’attrezzatura, carichiamo tutto sull’Ape Car di Bruno e ci dirigiamo al porto. Siamo soli in barca e abbiamo tutto il “potere” di decidere cosa fare.Il nostro piano prevede un bottom time di 40’ con un run time totale di 65/70 minuti ad una profondità max di 30 metri. Detto fatto, dopo i consigli di Bruno per la scelta del luogo di immersioni, decidiamo di farci “scaricare” davanti al faro di

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Portofino. Arrivati sul luogo iniziamo i controlli, quindi attrezzatura gas e scooter, poi passiamo al S.A.P.D.D.D.D.. Dato che siamo in tre decidiamo di stare in fila indiana per non lasciare nessuno troppo all’esterno e in modo da essere sempre in contatto. Finalmente ci tuffiamo, il mare è piatto, sembra quasi il nostro amato lago, e nel cielo si intravedono spiragli di sole. La discesa dura davvero un soffio, il contatto con il fondo è a 18 metri, teniamo la parete sulla nostra destra, regoliamo la velocità dei nostri scooter in modo da non correre troppo (altrimenti che vediamo?), ci diamo l’ok e partiamo… L’acqua passa veloce sulla nostra faccia, ma la temperatura è accettabile (forse siamo abituati a temperature diverse), avanziamo scendendo per arrivare alla profondità operativa di 27 metri. Il Promontorio, decretato dal Ministero dell’Ambiente come Area Marina Protetta dal 26 Aprile 1999, è uno spettacolo vivente: anemoni, pinne nobilis, stelle marine e coralli sembrano aver ripreso il loro territorio dopo una lunga guerra con la distruzione dell’uomo. Stiamo correndo nella loro acqua, in ogni buco, in ogni anfratto che guardo vedo vita e questo mi fa stare bene. È un continuo gioco di luci con i miei buddy, c’è Annibale che mi mostra con l’indice un suo dente, non capisco, mi fa segno di girarmi e mi trovo

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davanti un dentice che ci sta guardando come alieni, e forse lo siamo. Proseguiamo, Davide mi chiama con la luce, ci fermiamo, ci giriamo e ecco murene, cernie, castagnole, donzelle, siamo avvolti da pesci che ci danno il benvenuto. Torniamo alla navigazione, e poco dopo sono sorpreso da un piccolo “oggetto” giallo e verde fermo sul fondo, ci avviciniamo e scopriamo che è uno spettacolare nudibranco, però non so il nome, e decido che riemerso mi comprerò un bel libro illustrato per conoscere la vita del Mare Nostrum, come lo chiamavano i Romani. Avvolto nei pensieri quasi non vedo la luce di Davide che mi abbaglia sulla parte, mi giro ma con un brutto presentimento che subito si conferma realtà, dobbiamo risalire, guardo il cronometro è Davide ha proprio ragione, è il quarantesimo minuto. Si risale. Il primo deep stop è previsto a 24mt e poi su di conseguenza rispettando i 30’’ di sosta ogni 3mt. Arrivati a 12mt iniziamo la nostra deco limitata. Tutto procede a meraviglia, i nostri duri allenamenti in acqua fredda, di notte e relative risalite in libera nel nero o meno peggio nel verde qui si fanno sentire.

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Siamo in team perfettamente, ognuno al proprio posto con i propri compiti, Davide tiene le quote, io i tempi e Annibale la posizione,sembriamo in simbiosi. Nel rispetto agli accordi presi con Bruno, Davide lancia il pallone di segnalazione, finiamo gli ultimi minuti di deco ed eccoci riemergere. Tutto è rimasto giù, lo spettacolo ci aspetta per un’altra immersione. Mi giro per cercare la barca e Bruno è impeccabile, è già dietro di noi che ci fa segno di salire. Siamo arrivati fino a San Giorgio lo riconosciamo dal campanile che spunta sopra la parete a picco che cade in mare. Saliamo in barca, ci spogliamo e torniamo a riva. Un pensiero comune ci passa per la testa, l’anno è finito bene e si promette un ottimo 2007. Salutiamo Bruno con una promessa di tornare per proseguire, magari partendo proprio da dove siamo riemersi. Si perde verso casa, ma Annibale da buon uomo d’esperienza, non se ne va senza prima fermarsi a prendere un’ottima focaccia…

 

CON CHI ANDARE:

Santa Margherita Ligure
16038 - Via Jacopo Ruffini, 47
GENOVA - ITALY
Tel. Diving Center +39 0185 280791
Cel. Bruno +39 348 1508600
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